Città universitaria e sede delle più importanti istituzioni europee, sono molte le cose che ruotano intorno a Bruxelles. Spesso sottovalutata dal punto di vista turistico, la capitale del Belgio è uno snodo fondamentale in Europa ed è una delle città più cosmopolite che si possano immaginare.
Bruxelles è un’isola bilingue nel sud delle Fiandre ed esprime svariati caratteri grazie agli abitanti di diverse nazionalità che l’hanno eletta come casa. Questo mix demgrafico affascinante si riflette nel bizzarro miscuglio di moderni quartieri commerciali, antichi borghi suggestivi e ampi spazi verdi.
Dalla birra al cioccolato, dall’architettura gotica ai fumetti, dai mercatini vintage alle costruzioni moderne, Bruxelles lascia piacevolmente sorpresi anche i viaggiatori più scettici.
Bruxelles inoltre è considerata la capitale di fatto dell’Unione europea: la città è sede di varie istituzioni, tra cui la Commissione europea, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo. Anche per questo motivo, raggiungere Bruxelles è molto semplice, visto i numerosi voli aerei diretti da numerose città italiane. È sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio e la moneta usata è ovviamente l’Euro.
Il luogo ideale da cui cominciare la visita di Bruxelles è La Grande Place, senza dubbio una delle piazze più belle d’Europa. Si trova nel cuore della città bassa e in origine quest’area era occupata da una palude, bonificata nel XII secolo, su cui sorse prima un mercato e poi le sedi centrali delle corporazioni.
Durante il XV secolo, con la costruzione dell’Hotel de Ville, la piazza assunse anche una funzione civile e politica: questo era il luogo deputato alla lettura dei decreti e dei bandi ufficiali e qui si svolgevano le udienze e i tornei dei duchi al potere.
Dopo il bombardamento dell’artiglieria francese, che rase al suolo la città nel 1695, le corporazioni cittadine ricostruirono le loro sedi in stile barocco che si possono ancora oggi ammirare nella serie di splendide facciate, ornate di statue e bassorilievi, che circondano la piazza.
Il curioso modello di una molecola di cristallo di ferro ingrandita 165 miliardi di volte, costruito per l’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958, si trova nella zona settentrionale della città e attrae un elevato numero di visitatori, nonostante non sia mai diventato il simbolo della città, come si sperava all’epoca della sua costruzione.
Un ascensore permette di raggiungere velocemente la cima della sfera, dalla quale si può ammirare il paesaggio. Di nuovo a terra, si possono raggiungere le altre tre sfere, collegate da scale mobili.
Le sfere oggi ospitano mostre temporanee, una caffetteria e un ristorante. L’atmosfera è un po’ retrò ma ai tempi della costruzione l’ascensore era l più veloce al mondo e le scale mobili le più lunghe.
Uno dei musei più amati di Bruxelles è quello dedicato al famoso artista surrealista belga, René Magritte, uno dei più grandi artisti del XX secolo. L’esposizione raccoglie 250 opere su duemila realizzate e rappresenta la più grande collezione di opere dell’artista. Su oltre 2.500 metri quadrati, suddivisi su tre piani, il Museo Magritte, inaugurato nel 2009, è diviso su tre piani, ognuno di loro dedicati ad un determinato periodo produttivo del maestro.
Il percorso espositivo inizia al terzo piano, mostrando le prime opere dell’artista e termina al primo dove sono esposte alcune delle sue opere più famose, come la Sherazade o L’impero delle luci.
Non va confuso con l’altro museo di Bruxelles dedicato all’artista: il Museo René Magritte, molto più austero del Museo Magritte, occupa la casa in cui l’artista lavorò per più di 24 anni.
Ospitato in un edificio tempio dell’Art Nouveau disegnato da Victor Horta, il Museo del Fumetto (Centre Belge de la Bande Desinée o CBBD) è per i belgi questo un vero luogo di culto, mentre per i visitatori un modo sicuramente originale di avvicinarsi all’arte del fumetto e ai più famosi creativi locali.
ll Museo del Fumetto di Bruxelles rende omaggio ai fan del fumetto (chiamati “bandes dessinées”) e in particolare a Tintin, il famoso reporter creato da Hergé nel 1929, i cui fumetti sono stati tradotti in quaranta lingue, con 140 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
La prima parte del museo è dedicata al percorso di creazione di un fumetto, mentre il cuore dell’esposizione comprende alcune delle seimila opere conservate ed esposte a rotazione.
L’ultima sezione del museo, infine, illustra i fumetti classici, ma lascia spazio anche alle più importanti illustrazioni attuali: dai Puffi a Lucky Luke, da Gaston Lagaffe a Blake et Mortimer.
A pochi passi dalla Grand Place, verso sud, s’incontra il simbolo più famoso di Bruxelles, il Manneken pis, la piccola statua di un folletto che fa pipì, posta in una sorta di tempietto e protetta dai turisti da una transenna di ferro.
Molte leggende popolari provano a spiegare l’origine di questo bambino: secondi alcuni la statua deriverebbe dal metodo usato dai ragazzini di campagna per spegnere gli incendi, secondo altri dai bambini che orinavano dagli alberi per far fuggire i nemici dalla città. Molto più probabilmente l’intento dell’autore, Jerome Duqesnoy, che realizzò la scultura nel Seicento, voleva incarnare lo spirito irriverente della città.
Un’usanza recente è quella di dotare il fanciullo degli abiti più bizzarri, dalle divise militari ai costumi da cowboy.
C’è anche una sorellina, Jeanneke Pis, accovacciata in una nicchia di fronte al Delirium Cafè.
Dall’estremità orientale di rue de la Montagne, dopo una leggera salita, si giunge alla cattedrale, un bellissimo edificio gotico in posizione dominante, nonostante l’area sia composta da palazzi moderni su entrambi i lati. Dedicata ai due santi patroni di Bruxelles, San Michele Arcangelo e Santa Gudula, la cattedrale venne costruita nell’arco di ben tre secoli, a partire dal 1215.
Di notevole bellezza è la facciata della cattedrale, in pietra bianca, con due torri laterali e un doppio portale centrale decorato con intrecci ornamentali e statue degli apostoli e dei Re Magi.
L’interno è abbastanza spoglio, a causa dei numerosi saccheggi dei protestanti e dell’esercito repubblicano francese, a cui è scampato il pulpito intagliato in quercia, realizzato da uno scultore di Anversa.
Prende il nome dalla sabbia gialla che si trova nei dintorni di Bruxelles e si trova al di fuori delle mura cittadine. È un quartiere elegante e interessante per vari motivi. Su Place du Grand Sablon, il cuore del quartiere, ogni domenica si svolge un imperdibile mercatino dell’antiquariato e lungo le strade del quartiere si trovano alcune delle migliori pasticcerie della città.
Su Place du Petit Sablon si trova una cancellata in ferro battuto che circonda un giardino pubblico e che è decorata con 48 statuette raffiguranti le corporazioni medievali. All’interno del giardino ci sono 10 statue un po’ più grandi che commemorano le personalità belghe del Cinquecento.
Le origini della chiesa di Notre Dam du Sablon risalgono al 1304, quando venne costruita una cappella per la corporazione degli arcieri. La svolta avvenne nel 1348 quando una statua della Madonna a cui erano attribuiti poteri di guarigione fu trasferita qui da Anversa. La cappella diventò meta di pellegrinaggio, così per accogliere il gran numero di fedeli venne costruita una chiesa in stile gotico.
Girando l’angolo di Place Royale, si incontra il Palazzo Reale (Palace Royal), una struttura dalle grandi dimensioni, frutto di una sobria riconversione ottocentesca di alcune residenze cittadine di fine Settecento voluta dal sovrano Guglielmo I.
Il palazzo è tutt’ora la residenza ufficiale dei sovrani, nonostante essi vivano da tempo a Laeken.
L’interno del palazzo è costituito da una serie di sfarzose sale, con dorature e pavimenti a parquet, nelle quali sono esposti un numero interminabile di ritratti della famiglia reale.
Da non perdere gli arazzi realizzati su cartoni di Goya, gli stupendi lampadari della Sala del trono e il soffitto iridescente della Sala degli Specchi, opera dell’artista belga Jan Fabre, che ha ottenuto questo effetto con un sistema davvero originale, ovvero rivestendo la volta di corazze di scarabei thailandesi.
I vasti prati verdi e i viali alberati del Parco del Cinquantenario salgono verso un enorme arco di trionfo sormontato da un bronzo di dimensioni eccezionali intitolato Brabante alza la bandiera nazionale. L’arco e i due massicci edifici di pietra ai lati compongono La Cinquantenaire, costruito per volontà di Leopoldo II, in occasione dell’Esposizione del 1880 per celebrare il cinquantenario dello stato belga.
All’interno del Parco del Cinquantenario, in tre edifici separati, sono esposte le collezioni di arti applicate, di armi e di automobili.
Riunisce in un unico edificio le principali collezioni civiche di archeologia, antropologia e arti decorative.
Ripercorre la storia dell’esercito belga dalla fine del XVIII secolo fino ad oggi con un’ampia raccolta di armi, armamenti e uniformi.
Ospitato in un edificio simile ad un hangar, ripercorre cronologicamente la storia delle automobili con una vastissima collezione di auto d’epoca.
ll luogo più appariscente del pendio che divide la città bassa e la città alta è il Mont des Arts, così battezzato da Leopoldo II in previsione della costruzione di un museo di belle arti. Il progetto però non venne portato a termine e il terreno fu edificato soltanto negli anni Cinquanta.
In basso place de l’Abertine è dominata da un’imponente statua equestre del re più amato del Belgio, Alberto I, rivolta verso la statua della moglie Elisabetta, sul lato opposto della piazza. Da qui parte un’ampia scalinata in pietra che risale il colle fino a una piazza con fontane, vialetti e arbusti, per poi raggiungere la città vera e propria.
Il punto più alto è perfetto per ammirare splendidi panorami sulla città.
A Bruxelles non soltanto esiste il Museo del Fumetto, ma tutta la città è immersa nel mondo delle illustrazioni. Camminando per la città si può seguire un vero e proprio itinerario alla scoperta di enormi murales dipinti sugli edifici, tutti dedicati ai fumetti. Questo percorso si snoda nel centro città e porta alla scoperta di 30 graffiti giganti con i più famosi eroi del mondo delle illustrazioni.
I mercati cittadini interessanti sono numerosi, ma due di questi sono più particolari degli altri e meritano una visita. Il mercato vintage Halles de Saint-Géry è il luogo ideale dove trovare oggetti di seconda mano, dai vestiti alle scarpe, dalle borse ai mobili antichi. Il mercato delle pulci di Jeu de Balle a Marolles è famoso per i suoi mobili, lampadari decorati, gioielli, occhiali di ogni forma e colore e molti altri oggetti strani.
Non si può andare a Bruxelles e non partecipare a un tour o una degustazione delle principali birre belghe, tra le più famose e apprezzate al mondo. La tradizione della birrificazione ha nel Paese una tradizione secolare. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma sicuramente nel tour va inclusa una degustazione di lambic, birre dal sapore prevalentemente acido, dovuto al processo di fermentazione spontanea. Uno degli stabilimenti più famosi è Cantillon.
I negozi di cioccolato a Bruxelles sono un po’ ovunque e alcuni di questi organizzano anche laboratori per insegnare a fare i cioccolatini. Il maitre chocolatier spiegano con infinita pazienza quali sono i passaggi fondamentali per creare il cioccolato, come fare cioccolatini e arricchirli di altri ingredienti, come con pistacchi, noci o zenzero, oltre a capire i sapori dei diversi tipi di cioccolato. C’è la possibilità di fare anche degustazioni.
Se si desidera un po’ di relax, è possibile uscire dalla città e raggiungere, con i tram o a piedi, il parco del Bois de la Cambre. In questa oasi verde che comprende ettari di fitta foresta, ci si può unire agli abitanti di Bruxelles per passeggiare, prendere il sole, leggere un libro o fare un giro in barca sul grande lago, al centro del quale sorge uno splendido isolotto dal nome “Robinson”.
La Bruxelles Card permette di entrare gratuitamente in ben 39 musei e di beneficiare di sconti in 27 attrazioni turistiche. Si possono acquistare card di tre tipi: da 24, 48 o 72 ore. La card si attiva a partire dalla prima convalida.
Il pass comprende l’entrata gratuita a 39 musei della città, tra i quali l’Autoworld, la Casa dei Birrai, il Museo del Cinquantenario, il Museo Magritte e la Casa-Museo di Magritte, il Museo del Fumetto e il Villaggio del Cioccolato belga.
La Bruxelles Card offre anche sconti per luoghi di interesse, negozi, ristoranti, bar, locali e visite guidate, tra i quali l’Atomium, la basilica di Koekelberg con il suo belvedere, il tour della birra e del cioccolato, la visita guidata all’Hôtel de Ville.
Insieme alla card vengono consegnati ai visitatori una guida informativa e la mappa dei musei.
Esiste anche una Bruxelles card con l’opzione Hop on Hop off Bus, che permette la possibilità di usare gratuitamente gli autobus Hop on Hop off per 24, 48 o 72 ore e una Bruxelles Card + STIB, ovvero con accesso illimitato a qualsiasi mezzo del trasporto pubblico (autobus, tram e metro) del sistema STIB per tutta la Regione di Bruxelles, anche in questo caso per 24, 48 o 72 ore.
Con oltre 70 alberghi disseminati entro l’anello centrale dei viali, Bruxelles ha un’offerta ampia di hotel e di alloggi di vario tipo. Nonostante i numerosi hotel, può essere difficile trovare un alloggio, soprattutto in primavera e in autunno, considerata alta stagione.
Bruxelles è molto frequentata da una clientela di affari. Per questo motivo è possibile trovare alcune tariffe a prezzi vantaggiosi durante il weekend oppure in piena estate, quando le istituzioni comunitarie sono chiuse. I principali quartieri tra i quali scegliere un alloggio sono:
Molti optano per un hotel in centro, in modo da avere la massima comodità per visitare monumenti e musei della città. Tutta l’area del centro storico è molto pittoresca e permette di spostarsi a piedi per visitare la maggior parte delle attrazioni principali. Come in tutte le capitali, questa è ovviamente anche la zona più costosa a livello di hotel.
Si trovano a sud del centro storico. Sablon è il quartiere prediletto da chi ama il vintage ed è appassionato di antiquariato e gallerie d’arte. Marolles è scelto da chi vuole divertirsi la sera, visto che abbonda di ristoranti, pub e locali. Sono quartieri che offrono diverse soluzioni di alloggio, alcune anche low cost, nonostante si trovino a breve distanza dal centro storico.
Si trova a est del centro, dove sono ubicate tutte le maggiori istituzioni internazionali. La zona abbonda di alloggi, riservati soprattutto a una clientela di affari, ma utilizzabili anche dai turisti. Numerosi sono gli hotel di lusso, ma si trovano anche B&B e hotel a prezzi più economici e appartamenti.
Ixelles è il quartiere preferito dagli appassionati di shopping visto che è attraversato da Avenue Louise, uno dei viali dello shopping più famosi della città. ad ovest di Ixelles si trova Saint-Gilles, caratterizzato da un’atmosfera bohémien e dalla presenza di svariati musei. La zona è tranquilla e rilassata, ideale per chi non ama il trambusto del centro. Le possibilità di alloggio sono numerose e per tutte le tasche.
Bruxelles non è una grande metropoli ma è comunque una città particolarmente cosmopolita e può vantare numerosi locali notturni, comprese molte discoteche di fama consolidata.
La maggior parte dei locali si trovano nel centro storico, oltre che nella zona intorno alla Grand-Place anche nelle vie intorno al Teatro Reale della Monnaie, come Rue de l’Ecuyère e Rue Fossé aux Loups. I locali alla moda vanno cercati nei quartieri di Saint-Gery e Dansaert. Un altro punto di riferimento per la vita notturna di Bruxelles è il quartiere dell’Ilot Sacré, dove si trovano soprattutto birrerie e pub con musica dal vivo. La musica latino americana e alternativa si concentra soprattutto nella zona di Saint-Jacques, caratterizzata da un’atmosfera bohemien, mentre i locali più eleganti sono nel quartiere di Sablon.
Le discoteche più frequentate sono Le Bazaar, che ha due palchi per la musica dal vivo, Dj e pista dal ballo, The Fuse, riconosciuta come la migliore discoteca belga per la musica techno, Havana, a Marolles, nei pressi dell’ascensore pubblico, a tema cubano e ritmi latino-americani e You, a pochi passi a sud-est della Grand-Place, una delle discoteche più amate della capitale.
Ci sono poi serate organizzate al di fuori dei locali: i volantini distribuiti nei bar e nelle discoteche tengono informati i giovani sugli eventi organizzati nel corso dell’anno. Ad esempio, uno degli eventi più noti e apprezzati è il Bulex night: si svolge a Bruxelles una volta al mese con serate organizzate in posti sempre diversi. È il luogo perfetto per trovare tanta musica e persone di ogni età che ballano tutta notte.
A Bruxelles è possibile anche ascoltare buona musica dal vivo in alcuni locali diventati famosi e partecipare a svariati festival organizzati nel corso di tutto l’anno. Tra i locali più famosi, ci sono Madame Moustache, un discobar in centro dove si esibiscono gruppi dal vivo indie, grunge e garage, AB – Ancienne Belgique, il locale di punta per la musica rock, L’Archiduc, famoso per le sue serate jazz, Flagey, un circolo culturale Art déco in place Flagey che ospita sempre concerti di vario genere.
Nonostante la cucina belga sia molto rinomata a livello mondiale, i piatti più conosciuti da provare durante un viaggio a Bruxelles sono soprattutto quelli dello street food. Tutti i piatti vengono annaffiati con la famosa birra belga, molte delle quali esistono soltanto in bottiglia e vengono servite in bicchieri speciali.
Impossibile lasciare la capitale del Belgio, ad esempio, senza aver assaggiato le tipiche patatine fritte, che i belgi sostengono di aver inventato, visto che esiste un documento del 1781 in cui si dice che i pescatori mangiavano patate tagliate a fette e poi fretti. Verità o leggenda che sia, quel che è certo è la presenza di baracchini di patatine fritte un po’ ovunque nella città, servite in un cono di cartone.
Il piatto tipico per eccellenza sono però le moules et frites, ovvero cozze stufate, servite in un pentolino di ghisa e sempre accompagnate da patatine fritte. Da provare anche i cavoletti di Bruxelles, coltivati qui dal XIII secolo.
In Belgio li chiamano gaufres, ma sono più conosciuti come waffle e a Bruxelles sono farciti con ogni genere di cosa e sono sia dolci che salati. Si vendono nei chioschetti ma anche nelle pasticcerie tradizionali.
Menzione speciale per il cioccolato: il Beglio fu uno dei primi Paesi a usare il cacao importato dall’America e oggi ci sono oltre 300 maestri cioccolatieri.
Puoi trovare una guida di viaggio completa su Bruxelles sul sito Belgio.info